La nostra galassia contiene più di 200 miliardi di stelle, ognuna della quali potrebbe contenere più di un esopianeta.
Attualmente è stata verificata l’esistenza di più di un milione di pianeti che orbitano attorno a stelle lontane diversi anni luce dal nostro sole.
Ma come hanno fatto gli astronomi a vederli?
Fin ora la loro presenza è sempre stata dedotta dal modo in qui questi corpi celesti deviavano oppure oscuravano la luce della stella attorno alla quale orbitano.
Tuttavia in questi ultimi anni il Gemini Planet Imager (GPI) ha fotografato il pianeta β-Pictoris-b, mentre orbita attorno alla sua stella β-Pictoris, distante 63 anni luce dalla terra.
Il pianeta, che potete vedere nella foto qui accanto, è un gigante gassoso, ha una massa pari a quattro volte quella di Giove e possiede un sistema di anelli. Impiega 22 anni terrestri per completare una rivoluzione attorno alla stella.
Il video è stato realizzato unendo le foto scattate con accurata precisione dal GPI che, grazie ad appositi filtri, ha oscurato la luce proveniente dalla stella, permettendo ai sensori di captare quella riflessa da β-Pictoris-b.
Inoltre, grazie all’ausilio di un’ottica adattiva si è riusciti a compensare la distorsione della luce causata dall’atmosfera terrestre dandoci un’immagine abbastanza nitida del pianeta alieno.
Questo è un enorme passo per lo studio di pianeti lontani, magari molto simili alla terra o meglio ancora abitati da forme di vita intelligenti.