La cocaina è uno stupefacente psicoattivo alcaloide naturale estratto dalle foglie di erythroxylon coca o erythroxylon novogranatense.
La cocaina agisce sul cervello, influenzando l’energia, la memoria, la vigilanza, l’umore ed il piacere.
Essa ha tre principali azioni farmacologiche:
- anestetico locale;
- vasocostrittore;
- stimolante del SNC (Sistema Nervoso Centrale).
La coca è una pianta originaria del Sud America e prodotta nel Perù e Bolivia (Ande), nell’America centro meridionale e nell’Asia (India, Ceylon, Indonesia).
FORME E VIE DI SOMMINISTRAZIONE:
- Foglie di coca (0.5 – 2.5%):
- masticate (con calce o carbone);
- infuso caldo (mate de coca);
- Pasta di coca (30 – 80%):
- fumata da sola o mista a tabacco;
- ingerita (os);
- Cloridrato di cocaina (neve o bamba) ( fino 90%):
- inalata (sniff);
- iniettata (endovena, sottocutanea, intramuscolare);
- Cocaina base libera (crack) ( fino 90%):
- inalata previa riscaldamento in particolari pipe ad acqua (200°C).
EFFETTI DELLA COCAINA:
Stadio 1 (euforia)
- Euforia (intenso stato di benessere);
- Aumento della loquacità e desiderio di muoversi;
- Aumento della fiducia nelle proprie possibilità;
- Aumento dell’attenzione;
- Aumentata resistenza alla fatica (fisica e mentale).
Stadio 2 (disforia)
- Tristezza, malinconia, apatia;
- Difficoltà di attenzione e concentrazione;
- Anoressia ed insonnia.
Stadio 3 (paranoia)
- Ansia, irritabilità, disforia;
- Sospettosità, aggressività;
- Diminuzione delle capacità critiche.
Stadio 4 (psicosi)
- Allucinazioni uditive, visive (microzoopsie), tattili (Parassitosi allucinatoria);
- Comportamento stereotipato;
- Ideazione paranoide;
- Attacchi di panico e depressione;
- Perdita di controllo degli impulsi;
EFFETTI DOVUTI AD UN USO CRONICO:
- Ipertensione, tachicardia, aritmie;
- Vasocostrizione e spasmi dovuti da un’ischemia cronica (infarto miocardio, polmone, cervello);
- Aterosclerosi con formazione di trombi;
- Ipertensione, edema polmonare e polmoniti (provocati dal crack);
- Calo della libido e delle prestazioni sessuali;
- Amenorrea, galattorrea, ginecomastia (aumento di Prolattina – PRL);
- Tremori e convulsioni di tipo epilettico.
Gli effetti della cocaina durano poco, il picco è immediato (flush) e l’azione dura non più di 40 – 60 minuti per chi “sniffa”, molto meno (10 – 20 min.) in caso di iniezione endovenosa o inalazione.
Segue una veloce ricaduta verso la normalità (crash), che può essere vissuta come sgradevole e deprimente per cui il soggetto è spinto ad assumere subito altra droga (rinforzo negativo).
Questa fase di intensa pulsione (craving) in cui è presente stanchezza, alterazioni dell’umore e depressione, può durare fino a 5 settimane.
Nell’ultima fase della sindrome di astinenza (estinzione) si assiste alla normalizzazione del tono dell’umore pur con un desiderio residuo ad assumere la droga.
Assuefazione e tolleranza: ++
legata oltre che all’aumento della dose, soprattutto all’aumento della frequenza delle assunzioni.
Dipendenza psicologica: +++
da rinforzo positivo (flash), ma soprattutto da rinforzo negativo legato alla difficile “discesa” (crash) in cui si è indotti a riassumere la droga per attenuare la fatica e la depressione.
Dipendenza fisica: +
più spesso legata alla assunzione endovenosa.
Ancora oggi si sta studiando la cocaina per poter essere utilizzata in futuro come vaccino, enzima (butirril-colinesterasi), anticorpo monoclonale e farmaco (baclofen).