L’apparato di Golgi è un organulo, localizzato in prossimità del nucleo, simile al reticolo endoplasmatico e, proprio come il reticolo endoplasmatico, esso è formato da un sistema di cisterne e vescicole.
Il suo nome deriva dallo scopritore Camillo Golgi, un medico italiano che lo identificò come una delicata struttura localizzata nella cellula.
L’apparato di Golgi svolge tre funzioni principali:
- Maturazione delle proteine;
- Smistamento delle proteine;
- Sintesi di sfingomielina e glicosfingolipidi.
Nel complesso, però, l’apparato di Golgi ha il compito di ricevere le vescicole che arrivano dal reticolo endoplasmatico e modificarle per la via secretoria.
Il processo di maturazione delle proteine avviene attraverso diversi meccanismi tra cui la fosfatazione e la solvatazione (aggiunta di ioni fosfato e solfato), la glicosilazione (aggiunta di zuccheri) e la deglicosilazione (rimozione di zuccheri).
Oltre che a maturare le proteine, l’apparato di Golgi si occupa dello smistamento delle proteine dirette alla via escretoria, ovvero quelle proteine che non rimangono libere nel citoplasma, ma che devono fuoriuscire dalla cellula.
L’apparato di Golgi utilizza un sistema di segnali per dirigere le vescicole che riceve dal reticolo endoplasmatico verso i lisosomi, l’esterno della cellula, la membrana plasmatica (alcune vescicole possono contenere materiale da esporre sulla membrana citoplasmatica), l’endosoma e, inoltre, alcune possono tornare indietro al reticolo endoplasmatico rugoso, per esempio quando una proteina non è stata ripiegata correttamente.
E’ possibile suddividere l’apparato di Golgi in tre porzioni principali:
- il reticolo cis (CGN), formato dalle vescicole che arrivano dal reticolo endoplasmatico e si fondono tra loro. Questo reticolo svolge la funzione di fosforilazione delle proteine destinate ai lisosomi e si trova a ridosso del nucleo cellulare.
- Il sistema delle cisterne, che a sua volta è suddiviso in una regione cis che si occupa della rimozione del mannosio, una regione mediana che si occupa della rimozione del mannosio e aggiunta di N-acetilglucosamina (glicoside modificato) e una regione trans in prossimità del reticolo trans che si occupa dell’aggiunta di galattosio e di acido sialico.
- Il reticolo trans (TGN), porzione in cui le vescicole si separano e si dirigono ai loro distretti. Questo reticolo si occupa dell’aggiunta dei solfati e di glicosaminoglicani.
In microscopia elettronica a trasmissione, l’apparato di Golgi appare come una serie di cisterne lisce che non presenta ribosomi come il reticolo endoplasmatico rugoso, ma che a differenza del liscio, queste cisterne sono appiattite e impilate una sull’altra. E’ importante ricordare che le cisterne formate dall’apparato di Golgi non sono statiche, ma hanno una struttura dinamica caratterizzata da continui rinnovamenti e trasformazioni man mano che arrivano le vescicole.
Fonte: Biologia e Genetica.