I testicoli o didimi, sono organi genitali esterni pari deputati alla produzione di cellule germinali (spermatozoi) e la secrezione di ormoni sessuali maschili (ormoni androgeni).
Hanno una forma ellissoidale con asse maggiore di 4-4,5 cm, diametro anteroposteriore 3 cm e diametro trasverso 2,5 cm ed un peso di 20-30 g ciascuno. Sono contenuti in un sacco scrotale appesi all’estremità inferiore dei funicoli spermatici, per questo motivo risultano estremamente mobili e la loro posizione cambia in base allo stato di contrazione del muscolo cremastere. I due testicoli sono separati dal setto scrotale e il sinistro si trova in una posizione leggermente più bassa rispetto al destro. Il testicolo presenta due facce, due margini e due poli.
La faccia mediale è in rapporto con il setto scrotale; la faccia laterale è coperta posteriormente dall’epididimo, dal quale è separato per mezzo del seno dell’epididimo; il margine anteriore è libero; il margine posteriore è sormontato per tutta la sua lunghezza dall’epididimo che dà attacco al cordone spermatico, inoltre è presente l’ilo che dà passaggio ai vasi, ai nervi e ai condottini efferenti; il polo superiore è coperto dalla testa dell’epididimo; il polo inferiore dà attacco al legamento scrotale con il quale si lega al fondo della borsa scrotale.
Il testicolo è contenuto nella tonaca vaginale propria, una membrana sierosa di dipendenza peritoneale. Essa è costituita da un foglietto viscerale (epiorchio), che aderisce alla superficie esterna del testicolo, ed un foglietto parietale (periorchio), che aderisce alla parete interna del sacco scrotale. In corrispondenza del margine posteriore e dell’epididimo, i due foglietti continuano l’uno nell’altro formando il mesorchio. La cavità virtuale delimitata dai due foglietti è denominata cavità vaginale e contiene una ristretta quantità di liquido sieroso.
Il testicolo è irrorato dall’arteria testicolare che origina dall’aorta addominale e decorre lungo il funicolo spermatico fino a raggiungere l’ilo del testicolo per poi distribuirsi nei vari lobuli.
Le vene testicolari superficiali e profonde si anastomizzano formando il plesso pampiniforme che poi continua nella vena testicolare che sbocca nella vena cava inferiore e nella vena renale di sinistra.
I linfatici seguono a ritroso il decorso dell’arteria testicolare per poi sboccare nei linfonodi pre- e paraortici.
I nervi seguono il decorso dei vasi, provengono dal plesso celiaco del simpatico e dal plesso deferenziale del parasimpatico.
Il testicolo è un organo costituito da una tonaca albuginea, un parenchima e uno stroma.
La tonaca albuginea è una membrana costituita da connettivo fibroso denso che avvolge il testicolo. La superficie esterna è rivestita dall’epiorchio che aderisce alla tonaca tramite una sottile lamina propria connettivale. Dalla tonaca si distaccano numerosi setti testicolari disposti radialmente verso l’ilo del testicolo dove formano il mediastino che contiene la rete testis. I setti suddividono il testicolo in circa 300 logge, o lobuli, e contengono numerosi vasi sanguigni e linfatici.
Il parenchima è rappresentato dai tubuli seminiferi, condottini contorti che presentano due estremità che sboccano nei tubuli retti della rete testis. Essi sono in numero variabile da 400 a 600, 1-4 per ogni lobulo. I tubuli seminiferi sono delimitati da una lamina propria in cui si distinguono uno strato interno, uno intermedio e uno esterno. Lo strato intermedio è rappresentato da 3-4 strati di cellule mioidi con attività contrattile che modificano il diametro del tubulo favorendo lo spostamento degli spermatozoi lungo il tubulo stesso. Internamente alla lamina si ha l’epitelio germinativo in cui si distinguono cellule di sostegno e cellule germinali.
Le cellule di sostegno (di Sertoli) si costituiscono durante la vita embriofetale e nei primi sei mesi di vita postnatale e alla pubertà. Esse si estendono su tutto lo spessore dell’epitelio seminifero e presentano una base aderente alla lamina propria e un apice rivolto verso il lume del tubulo. Le cellule di sostegno formano la barriera ematotesticolare che separa l’epitelio germinativo in un compartimento basale ed uno adluminare per mantenere un gradiente di ioni, piccole molecole e proteine tra sangue e fluido tubulare.
Le cellule germinali sono disposte in strati e determinano lo spessore dell’epitelio germinativo. Alla periferia sono presenti gli spermatogoni, gli elementi più indifferenziati, in prossimità del lume sono presenti gli spermatozoi, i gameti maschili. Tra questi vi sono numerosi intermedi che attraverso una fase meiotica (spermatociti) e una differenziativa (spermatidi) che porta gli spermatogoni da diploidi a spermatozoi aploidi. La prima fase della spermatogenesi avviene in nicchie localizzate nel compartimento basale al di sotto della barriera ematotesticolare, la seconda fase nel compartimento adluminare dopo il superamento della barriera ematotesticolare, la terza fase negli strati più superficiali dell’epitelio seminifero. Questa distribuzione è legata al fatto che mano a mano che le cellule avanzano lungo il processo spermatogenico, vengono sospinte verso la superficie dell’epitelio da nuova generazioni cellulari che iniziano un nuovo processo spermatogenico.
Lo stroma è costituito da tessuto connettivo lasso che occupa gli spazi intertubulari e che continua con la lamina propria dei tubuli seminiferi, la tonaca albuginea e i setti testicolari. Oltre che i classici elementi dei tessuti lassi, lo stroma contiene le cellule interstiziali di Leyding che svolgono attività endocrina e costituiscono la ghiandola interstiziale del testicolo. Esse producono ormoni androgeni, sotto lo stimolo di LH, che promuovono la spermatogenesi agendo sulle cellule di Sertoli.