L’embolia gassosa è un blocco del flusso sanguigno causato dalla presenza di una bolla di gas in un vaso sanguigno. Questo fenomeno è dovuto in parte alla tensione superficiale e può essere spiegato tramite la legge di Laplace.
Considerando un vaso sanguigno al cui interno è presente una bolla di gas, se le pressioni ai due lati della bolla sono uguali (p1=p2) allora si ha equilibrio, i due menischi sono uguali (θ1=θ2) e la bolla rimane ferma.
Se invece le due pressioni sono diverse, il liquido tenderà a spostarsi verso la pressione minore. Quindi se p1>p2, il liquido si sposta verso destra e il menisco di destra tende a diminuire la sua curvatura mentre quello di sinistra aumenta (θ2<θ1).
Oltre alla pressione esterna agisce una pressione dovuta alla tensione superficiale, per cui la pressione totale a sinistra della bolla sarà p1’=p1+p1τ, in cui:
dove r è il raggio del condotto, 2πr il contorno della superficie libera, θ è l’angolo di contatto e τ è la tensione superficiale del menisco.
Analogamente sulla parete destra agisce una pressione totale p2’=p2+p2τ dove:
La differenza di pressione tra i due menischi sarà perciò:
Dove:
Questa Δpτ=2τ/r è chiamata formula di Laplace e vale per bolle di forma sferica.
In conseguenza alla presenza di una bolla, la pressione Δp si diminuisce di Δpτ, quindi si sposterà solo se le pressioni esterne p1 e p2 differiscono di una quantità maggiore di Δpτ.
Perciò è molto pericolosa la presenza di aria nei vasi sanguigni, soprattutto all’interno di vasi di piccolo calibro in quanto Δpτ è inversamente proporzionale al raggio del vaso.
Fonte: Fisica biomedica.