Il test di Lasegue, anche noto come test delle gamba sollevata, è una procedura medica che viene spesso utilizzata come parte dell’esame fisico per valutare i pazienti con lombalgia acuta o dolore sciatico (sciatalgia). Il test è chiamato così in onore del medico francese Charles Lasègue, che per primo lo descrisse nel 1864.
Il test di Lasegue viene eseguito per valutare la presenza di una possibile compressione o irritazione del nervo sciatico, che è il nervo più lungo del corpo umano e si estende dalla parte bassa della schiena, attraverso i glutei e giù lungo la parte posteriore delle gambe fino ai piedi. La compressione o l’irritazione del nervo sciatico può causare dolore, intorpidimento, debolezza muscolare o formicolio lungo il percorso del nervo.
Durante la manovra di Lasegue, il paziente si trova supino su un lettino o un tavolo da esame. Il medico solleva la gamba del paziente distesa in posizione verticale, tenendo il ginocchio in estensione. Il medico solleva la gamba gradualmente fino a quando il paziente segnala dolore o sintomi sciatici. A volte, il medico flette anche il collo del paziente per esercitare una maggiore tensione sulla colonna vertebrale.
Il punto critico del test è quando il paziente segnala la comparsa di dolore o sintomi lungo la gamba sollevata. Questo è indicativo di una possibile compressione del nervo sciatico. Il medico osserva attentamente la reazione del paziente e la posizione dell’anca, del ginocchio e della caviglia durante il test per valutare l’entità del coinvolgimento del nervo.
Se il test di Lasegue provoca dolore o sintomi sciatici, il medico può sospettare una radicolopatia lombare, che è una condizione in cui una delle radici nervose nella parte bassa della colonna vertebrale è compressa o irritata. Questo può essere causato da una ernia del disco, una stenosi spinale, un’infiammazione o altri problemi spinali.
È importante sottolineare che il test di Lasegue è solo uno degli strumenti diagnostici utilizzati per valutare la lombalgia acuta e il dolore sciatico. La diagnosi definitiva richiede un’analisi più approfondita, comprese l’anamnesi del paziente, l’esame fisico completo e talvolta l’utilizzo di test di imaging come la radiografia, la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata.