Le cisti di Tarlov, note anche come cisti perineurali o cisti periradicolari, rappresentano una condizione medica caratterizzate dalla presenza di lesioni cistiche, piene di liquor cerebrospinale, che si formano prevalentemente nella zona sacrale della colonna vertebrale. Spesso scoperte incidentalmente durante esami diagnostici per altre condizioni, le cisti di Tarlov sono asintomatiche nella maggior parte dei casi. Tuttavia, quando presentano sintomi, possono avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti.

Sono suddivise in tre gruppi:

  • Tipo I: sono cisti meningee extradurali senza interessamento di fibre delle radici nervose spinali e si trovano a livelli superiori rispetto al sacro;
    • Tipo IA: cisti meningee o aracnoidee extradurali;
    • Tipo IB: associazione con meningocele occulto;
  • Tipo II: sono cisti meningee extradurali con interessamento delle radici nervose spinali. Spesso queste cisti possono essere multiple. Possono verificarsi a livello delle radici dorsali a qualsiasi livello, ma sono più sintomatiche a livello del sacro;
  • Tipo III: sono cisti meningee intradurali e possono essere multiple e asintomatiche. Più frequenti a livello dello spazio subaracnoideo posteriore. Si pensa siano dovute alla proliferazione dello spazio subaracnoideo.

Epidemiologia e Eziologia

Si stima che il 5% della popolazione adulta possieda cisti di Tarlov, ma solo l’1% di questi individui manifesta sintomi.

Le cause esatte della loro formazione rimangono elusive, con molteplici teorie in discussione. Tra queste, si considerano anomalie nelle funzioni di produzione e riassorbimento del liquor cerebrospinale, variazioni di pressione del liquido stesso, fragilità delle meningi e possibili infezioni virali come l’Herpes simplex.
Molti studiosi hanno definito che c’è anche la presenza di un legame fra quelle che risultano essere malattie genetiche, come ad esempio può essere la malattia di Marfan.

In alcuni casi, la sintomatologia è emersa in seguito a traumi specifici all’area coccigea, suggerendo che un insieme di fattori possa contribuire alla loro formazione e manifestazione. Queste cisti si manifestano in modo più avanzato nelle donne.

Sintomatologia

Nonostante la loro natura prevalentemente asintomatica, le cisti di Tarlov possono crescere e esercitare pressione sulle strutture ossee e nervose vicine, causando radicolopatie conosciute come sindrome di Tarlov.

Il dolore neuropatico è il sintomo principale, ma altri segni possono includere assottigliamento osseo, dolori lombo-sacrali, sciatalgie, parestesie, paraplegia, tetraparesi spastica, iperreflessia, dolore perineale, rigidità muscolare, cefalea da ipotensione intracranica, vertigini, dolore cervicale e l’insorgenza di gravi conseguenze, come problemi della deambulazione, disfunzioni della vescica, disturbi sfinterici e disfunzioni erettili.
Questi sintomi possono deteriorare la qualità della vita, portando a problemi psicologici e sociali.

Diagnosi

La diagnosi delle cisti di Tarlov avviene principalmente tramite risonanza magnetica (sequenze T2) o TAC. Spesso etichettate come “reperti occasionali”, queste cisti non presentano sintomi visibili che ne facilitino l’identificazione precoce.

Trattamento

Le cisti asintomatiche generalmente non richiedono trattamento. Per quelle sintomatiche, il trattamento mira a alleviare il disagio.

L’intervento chirurgico, sebbene possibile, non è sempre efficace e può comportare recidive. Pertanto, viene raccomandato solo in casi di inefficacia di altri trattamenti o di rischio di complicazioni gravi.

Il trattamento con fibrina, laddove efficace, rappresenta una soluzione temporanea, i cui effetti sembrano esaurirsi nel giro di pochi mesi.

La terapia farmacologica si concentra sul controllo del dolore cronico e può includere antinfiammatori, antidepressivi triciclici (clomipramina), anticonvulsivanti (gabapentin e pregabalin), oppioidi (tramadolo) e anestetici locali (lidocaina). A volte, si prescrivono anche miorilassanti come il baclofen.

Inoltre, il supporto psicologico può essere cruciale per i pazienti, data l’influenza negativa della patologia sulla loro vita.

Fonte: My Personal Trainer; ChirurgiaSpinale;

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Di Raffo Coco

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente MFS in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.

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