L’elastofibroma dorsi è un tumore benigno dei tessuti molli che si localizza tra il bordo mediale della scapola e la gabbia toracica, in profondità rispetto ai muscoli serrato anteriore e grande dorsale. È tipico delle donne di mezza età, spesso oltre i 50 anni. Le masse unilaterali hanno una leggera predilezione per il lato destro, ma fino al 30% degli elastofibromi sono bilaterali.

È un tumore eterogeneo, può contenere componenti fibrose, grasse, muscolari (il che spiega il suo aspetto eterogeneo nelle immagini diagnostiche), ma senza segni di aggressività né coinvolgimento osseo o muscolare.

Le cause esatte dell’elastofibroma dorsi non sono completamente comprese, ma si ipotizza una predisposizione genetica e, in alcuni casi, traumi ripetuti nella zona interessata. È un tumore a crescita lenta, a volte difficile da studiare per la sua localizzazione.

I sintomi possono includere dolore, gonfiore e una sensazione di scatto o rumore metallico durante il movimento della scapola. Il paziente riferisce che in determinate posizioni del braccio sulla scapola si nota un nodulo. I reperti sono così caratteristici che la diagnosi si fa radiologicamente senza necessità di studio istologico.

La diagnosi di elastofibroma dorsi si basa principalmente su esami di imaging come:

  • ecografia, che dimostra un pattern ben definito a più strati di aree lineari ipoecogene di deposizione di grasso mescolate con tessuto fibroelastico ecogeno;
  • tomografia computerizzata (TC), in cui le masse appaiono tipicamente come masse di tessuto molle mal definite con un’attenuazione simile a quella del muscolo scheletrico adiacente. Sono localizzate nella regione infrascapolare o sottoscapolare;
  • risonanza magnetica (RM). La RM è particolarmente utile per identificare le caratteristiche tipiche del tumore, come le componenti fibrose e grasse. Sebbene i bordi di queste masse siano relativamente ben definiti, non si può identificare alcuna capsula.
    • T1: componente fibrosa isointensa al muscolo, componente grassa ad alto segnale;
    • T2: componente fibrosa isointensa al muscolo, componente grassa ad alto segnale;
    • T1 C+ (Gd): potenziamento eterogeneo di basso livello.

La PET con FDG mostra invece una lieve/moderata captazione che non deve essere interpretata erroneamente come una lesione maligna.

Il trattamento dell’elastofibroma dorsi non è sempre necessario, soprattutto se il tumore è asintomatico. Nei casi sintomatici, la rimozione chirurgica è l’opzione preferita. La prognosi è eccellente, con rari casi di recidiva e nessun potenziale maligno.

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Di Raffo Coco

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente MFS in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Se ti piacciono i miei contenuti supportaci con una donazione Paypal.