Conoscete il detto “se guardi la pentola, l’acqua non bolle mai”? I fisici di Cornell, attraverso degli esperimenti, hanno dimostrato che, osservando un sistema quantico esso si immobilizza.
L’esperimento, condotto dai dottorandi Srivatsan K. Chakram e Yosegh Patil, consiste nel creare e raffreddare a una temperatura di circa 0,000000001 gradi sopra lo zero assoluto, un miliardo di atomi di Rubidio, in una camera a vuoto e mantenendo in sospensione la massa di atomi tra i raggi laser che servono per rilevare le particelle subatomiche con il microscopio. Ciò che succede, a temperature così basse, è che le particelle cominciano a muoversi da un posto all’altro attraverso un fenomeno chiamato “tunnel quantistico“.
Tuttavia i ricercatori hanno osservato qualcosa di straordinario: le particelle subatomiche instabili non si muovevano, o per meglio dire, non decadevano, fin tanto che erano sotto osservazione e più aumentavano la potenza del laser per rilevare il comportamento delle particelle e più queste restavano immobili. Una vota abbassata l’intensità del laser, le particelle hanno ripreso a decadere. Quello che avveniva era una sorta di cristallizzazione: le particelle si disponevano per formare un reticolo.
Questo fenomeno fisico è chiamato “Effetto Zenone Quantistico” per via del famoso paradosso della freccia del filosofo greco Zenone di Elea. Il paradosso afferma che lanciando una freccia e osservandola in un istante infinitesimamente piccolo, essa occuperà un determinato spazio che avrà l’aspetto di una freccia ferma nella medesima posizione. Quindi in sostanza istante per istante la freccia è immobile nello spazio. E dato che il tempo è composto da istanti, la freccia sarà sempre immobile.
In fisica questo paradosso diventa realtà. Infatti un sistema instabile, come un nucleo o una particella, che normalmente dovrebbe decadere, non decade se sottoposto ad una serie infinita di osservazioni.
Questo è uno dei tanti esperimenti che apre le porta per la scoperta del mondo infinitamente piccolo e come esso si comporta nei confronti di chi lo osserva.