Tutti gli anni, con l’arrivo dell’autunno, gli alberi cominciano a perdere le foglie e a cambiare colore. Vi siete mai chiesti il perché?
In questo articolo vi spiegherò nel dettaglio come avviene il mutamento del colore delle foglie da verde a giallo, arancio e rosso.
Come cambiano il colore le foglie?
Nel periodo autunnale, gli alberi che perdono le foglie, “riciclano” le sostanze nutritive presenti in esse. Ciò avviene sostanzialmente, è il recupero dell’azoto e del fosforo, accumulato dallo “smantellamento” delle cellule dell’apparato fotosintetico della foglia. Queste sostanze vengono, poi, “immagazzinate” nei rami come riserva per la prossima primavera invece di andar sprecate.
Durante questo procedimento, l’apparato fotosintetico smette di lavorare ma la clorofilla continua ad assorbire energia dal sole. Questa energia, che serve normalmente serve per la fotosintesi, va ad eccitare le molecole di ossigeno, che vanno a danneggiare quelle parti di foglia che si stanno occupando della raccolta e del trasporto dei nutrienti dalle foglie ai rami, e quindi all’albero.
Per impedire ciò, l’albero degrada la clorofilla per impedirgli di assorbire l’energia. La clorofilla alterata non ha più il suo classico colore verde ma diventa trasparente, permettendo di vedere i pigmenti giallo-arancio sottostanti appartenenti ai carotenoidi. Altre piante, invece di degradare la clorofilla, la coprono dalla luce del sole, con pigmenti appartenenti agli antociani tipicamente di colore rosso o viola (in base al ph della linfa).
In breve: il processo che fa si che le foglie diventano gialle, rosse o viola, durante l’autunno, serve per immagazzinare i nutrienti da quelle vecchie, prima della loro caduta, per favorire la crescita di quelle nuove in primavera.