La prostata è un organo ghiandolare maschile posto nella piccola pelvi fra la base della vescica e il diaframma urogenitale. Ha una forma di castagna di consistenza duro-elastica e colorito grigio rossastro ed è rivestita da una fascia prostatica che contrae rapporti con gli organi vicini. Ha un peso di 8-10 g e delle dimensioni di 3 cm di altezza, 4 cm di larghezza basale e 2,5 cm di spessore. Presenta una base superiore, una faccia anteriore, una faccia posteriore, due superfici infero-laterali ed un apice.
La base superiore è detta anche faccia vescicale ed entra in rapporto con il collo della vescica e presenta il punto di penetrazione dell’uretra e, più posteriormente, l’ilo in cui penetrano i dotti eiaculatori. La superficie compresa tra i due fori è chiamata lobo medio.
La faccia anteriore è convessa e, dopo aver preso rapporti con la fascia prostatica, è separata dalla sinfisi pubica da uno spazio di 2 cm in cui sono situati il plesso venoso pudendo e rami delle arterie pudende interne immersi nel tessuto adiposo. Per mezzo dei legamenti puboprostatici, la prostata si fissa alle ossa pubiche.
La faccia posteriore è percorsa da un solco che la divide in un lobo laterale destro e uno sinistro. È in rapporto con la fascia prostatica che qui prende il nome di fascia rettovescicale e risulta dalla fusione dei foglietti peritoneali della porzione più profonda del cavo rettovescicale. La fascia rettovescicale entra in contatto con le vescichette seminali, i dotti deferenti ed eiaculatori fino a raggiungere il pavimento del cavo di Douglas ed unirsi al centro tendineo del perineo.
Le superfici infero-laterali sono arrotondate ed entrano in rapporto con il plesso venoso vescicoprostatico e i fasci pubici del muscolo elevatore dell’ano
L’apice è tronco e circonda l’uretra che fuoriesce dalla prostata. Prende rapporto con il muscolo sfintere striato dell’uretra, il trasverso profondo e il centro tendineo del perineo.
Le arterie prostatiche derivano direttamente dalle arterie vescicali inferiori e da rami delle arterie pudende interne, rettali medie e otturatorie.
Il ritorno venoso è dovuto alla presenza dei plessi venosi vescicolo-prostatici nei quali confluiscono le vene prostatiche e vescicali per poi sboccare nelle vene iliache interne.
L’innervazione deriva dal plesso ipogastrico e raggiunge la prostata seguendo i vasi arteriosi.
Anatomia microscopica
La prostata è un organo parenchimatoso che può essere suddiviso in lobi. Si possono distinguere un lobo anteriore, un lobo medio, un lobo laterale destro ed uno laterale sinistro.
Il parenchima della prostata è rappresentato da ghiandole tubuloalveolari (otricolari) ramificate in numero di circa 30-50 che si raccolgono in 15-30 dotti escretori che sboccano. prevalentemente nei seni prostatici dell’uretra prostatica, ai lati del collicolo seminale.
Ciascuna ghiandola costituisce un lobulo di forma conica con apice rivolto verso l’uretra. In prossimità all’uretra, i dotti escretori sono rivestiti da epitelio cilindrico stratificato mentre più distalmente diventa cilindrico semplice e continua direttamente nell’epitelio secernente degli adenomeri.
Gli adenomeri hanno un lume molto ampio e contengono secreto nel quale si possono trovare corpi amilacei o concrezioni prostatiche, rappresentati da corpi sferici a struttura lamellare, spesso calcificati, soprattutto presenti negli anziani. Intercalate agli adenomeri si riscontrano alcune cellule basali non secernenti.
Il secreto prostatico ha aspetto lattescente, leggermente acido (pH 6,4) e contiene numerosi enzimi, prostaglandine, spermina e spermidina, immunoglobuline, zinco e acido citrico.
Nello stroma è presente una componente muscolare liscia che circonda gli adenomeri e i dotti escretori ha la funzione di svuotare l’organo al momento dell’eiaculazione.