Le infezioni esantematiche da enterovirus costituiscono un problema comune, specialmente nei bambini durante la prima e la seconda infanzia. Tuttavia, a eccezione di alcune come l’herpangina e la malattia mano-piede-bocca, le eruzioni cutanee associate a queste infezioni non presentano caratteristiche specifiche che permettano una diagnosi clinica definitiva. In questo articolo, esploreremo le manifestazioni cliniche di queste infezioni e le modalità di diagnosi.
Epidemiologia
Dopo l’iniziale replicazione nelle cellule dell’intestino, gli enterovirus umani si diffondono nel corpo attraverso la circolazione sanguigna. Il periodo di incubazione varia solitamente da 4 a 7 giorni, e i virus possono essere eliminati dal corpo tramite saliva, urine e feci per periodi che possono estendersi fino a un mese.
Le lesioni cutanee tipiche di alcune infezioni, come l’herpangina e la malattia mano-piede-bocca, sembrano essere il risultato dell’infezione diretta della pelle e delle mucose da parte dei virus. Al contrario, le eruzioni maculopapulose possono essere il risultato della deposizione di immunocomplessi o di risposte immunitarie di tipo cellulo-mediato. Queste eruzioni possono variare notevolmente in intensità e distribuzione, talora eritematose, vescicolose, petecchiali o miste, ma solitamente non pruriginose, scompaiono senza lasciare desquamazione. Possono anche essere associate a complicazioni come la meningite a liquor limpido, enantemi vescicolosi o papulari e linfonodi ingrossati.
Sintomatologia
Gli enterovirus, in particolare i sierotipi 2, 4, 5, 9, 11, 16, 18 e 25, causano una varietà di quadri clinici non specifici che si verificano principalmente durante la stagione estivo-autunnale. Alcune delle manifestazioni più comuni e ben caratterizzate riguardano gli esantemi associati ai sierotipi 4, 9, 11 e 16. Ad esempio, l’esantema da sierotipo 4 si presenta come maculo-papule rosa o viola che iniziano sulle guance durante la febbre e si diffondono al tronco e agli arti. Questo può essere accompagnato da meningite o sintomi enteritici.
Gli altri sierotipi possono causare eruzioni cutanee simili ma con caratteristiche leggermente diverse.
I virus coxsackie umani (sierotipi A2-6, A8-10, A16, A23 e tutti i sierotipi B) possono anch’essi causare eruzioni cutanee maculopapulose o vescicolose, più frequenti durante l’estate o l’autunno. Queste eruzioni compaiono solitamente durante la febbre e possono essere accompagnate da sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.
Due delle manifestazioni più riconoscibili di queste infezioni sono l’herpangina e la malattia mano-piede-bocca.
L’Herpangina: Questa faringite vescicolare è comunemente causata dai virus coxsackie (sierotipi A2-6, A8, A10) e occasionalmente da altri sierotipi A (16 e 22) o dagli echovirus. Colpisce principalmente i bambini da 3 a 10 anni durante i mesi estivi. I sintomi includono febbre improvvisa, grave mal di gola, difficoltà nella deglutizione, malessere generale e talvolta dolori addominali e vomito. Obiettivamente, vengono rilevate vescicole di 1-2 mm di diametro circondate da un’area rossa sulla parte posteriore della gola, il palato molle e l’ugola. Queste vescicole si rompono facilmente, formando piccole ulcere che possono persistere per circa una settimana.
La Malattia Mano-Piede-Bocca: Questa malattia tipica dell’infanzia è causata principalmente dal virus coxsackie A16 e in misura minore da altri coxsackie (A5, A7, A9, A10, B2, B5) e dall’enterovirus 71. È caratterizzata da vescicole sulla mucosa orale, gengive, labbra e faringe (enantema vescicoloso), così come da vescicole cutanee, principalmente sulle dita delle mani e dei piedi. La malattia di solito si risolve entro una settimana, con poche complicazioni.
In casi eccezionali, queste infezioni possono causare complicazioni come meningite, paralisi o miocardite.
Diagnosi
La diagnosi delle infezioni esantematiche da enterovirus, in particolare quelle non associate all’herpangina o alla malattia mano-piede-bocca, spesso si basa sull’osservazione dei sintomi clinici. Tuttavia, la conferma può essere ottenuta mediante l’isolamento del virus da campioni biologici come il gargarizzato, le feci e il liquor cerebrospinale. Le tecniche di biologia molecolare, come la reazione a catena della polimerasi (PCR), possono anche essere utilizzate per identificare i virus nel liquido cerebrospinale. Le prove sierologiche possono essere complesse a causa della grande varietà di tipi virali, ma possono essere utili per la diagnosi retrospettiva.
In conclusione, le infezioni esantematiche da enterovirus possono presentare una vasta gamma di manifestazioni cliniche e possono rappresentare una sfida diagnostica. La diagnosi precoce e accurata è fondamentale per gestire efficacemente queste infezioni e prevenire complicanze.
Fonte: Manuale di malattie infettive.