Segno della Silhouette
Il segno della silhouette è un importante concetto utilizzato in radiologia convenzionale per identificare le strutture anatomiche basandosi sulle differenze di densità. Questo fenomeno si verifica quando una struttura anatomica, in contatto con un’altra di densità simile, perde il suo profilo distintivo sul radiogramma.
Prendiamo ad esempio il profilo dell’emidiaframma destro. In condizioni normali, riusciamo a distinguere chiaramente questo profilo perché il diaframma, di densità tipica dei tessuti molli, è in contatto con il parenchima areato del lobo polmonare inferiore omolaterale, di densità simile all’aria.
Il segno della silhouette si verifica perché non ci sono differenze di densità tra le due strutture in contatto, quindi la transizione tra di esse non è visibile sul radiogramma.
Il riconoscimento del segno della silhouette è importante nella diagnosi radiologica perché può indicare la presenza di una massa o un’opacità che ha un bordo indistinto quando entra in contatto con una struttura adiacente di densità simile.
LOBO POLMONARE COINVOLTO | STRUTTURA ANATOMICA CANCELLATA |
---|---|
Superiore destro | Aorta ascendente, margine destro della trachea |
Medio | Margine destro del cuore |
Superiore sinistro | Arco aortico, mediastino |
Lingula | Margine sinistro del cuore |
Inferiori | Emidiaframmi |
Segno del broncogramma aereo
Il segno del broncogramma aereo è un importante reperto radiologico che può essere identificato nelle radiografie del torace. Questo segno si manifesta quando le diramazioni bronchiali, normalmente riempite di aria e quindi non visibili, diventano visibili all’interno di un’area di parenchima polmonare addensato o consolidato.
In una condizione patologica come la polmonite, gli alveoli perdono il loro contenuto aereo a causa dell’infiltrato infiammatorio, rendendo i vasi sanguigni e i bronchi più visibili rispetto all’aria circostante.
Questo fenomeno si verifica quando l’aria viene sostituita da materiale infiammatorio, pus o altri fluidi negli alveoli, rendendo il parenchima polmonare circostante più denso. I bronchi, che normalmente non sono visibili perché sono riempiti di aria, diventano visibili in questa area densa perché contengono ancora aria. Questo contrasto di densità permette di visualizzare i bronchi come “ombre” all’interno del tessuto addensato.
Esempi comuni:
- polmonite: nelle radiografie di pazienti con polmonite, le aree di consolidamento polmonare, rappresentate da zone più dense a causa dell’infiammazione, mostrano il segno del broncogramma aereo. I bronchi, di solito non visibili, diventano visibili come linee scure all’interno dell’area addensata;
- atelettasia: in questo caso, una parte o un lobo del polmone si contrae e perde l’aerazione. Le aree di parenchima polmonare atelectasico possono mostrare il segno del broncogramma aereo, dove i bronchi nell’area collassata diventano evidenti;
- edema polmonare: nei casi di edema polmonare, dove vi è un accumulo di liquido nei polmoni, il segno del broncogramma aereo può essere presente inizialmente, prima che l’edema si diffonda uniformemente.
Cavitazione e livello idroaereo
La presenza di cavità all’interno delle lesioni focali polmonari è un importante reperto radiologico che può essere osservato nelle immagini del torace. Queste cavità possono essere il risultato di fenomeni di necrosi, infiammatori o neoplastici, e talvolta possono contenere un livello idroaereo, che è l’interfaccia tra una componente liquida e una componente gassosa all’interno della cavità. È visibile come una linea orizzontale o inclinata all’interno della cavità stessa.
Le dimensioni delle cavità possono variare e vanno valutate per determinare la gravità della lesione.
La localizzazione delle cavità e il numero di cavità presenti possono fornire informazioni sulla patologia sottostante.
La morfologia della parete della cavità è un importante indicatore. Pareti spesse, irregolari o con aspetto mammellonato possono suggerire un’origine neoplastica, mentre pareti sottili e regolari sono più indicative di un’origine benigna.
Il livello idroaereo è meglio apprezzabile nelle proiezioni latero-laterali (LL) delle radiografie del torace, poiché fornisce una migliore visualizzazione dell’area di interesse.
Le lesioni cavitate possono derivare da diverse condizioni patologiche, tra cui:
- ascesso: raccolta di pus all’interno del tessuto polmonare, spesso associata a infezioni batteriche;
- tubercolosi (TBC): infezione causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis, che può portare a formazione di cavità nei polmoni;
- infezione fungina (es. Aspergilloma): alcuni tipi di funghi possono provocare lesioni cavitate;
- polmonite necrotizzante: una forma di polmonite in cui il tessuto polmonare si necrotizza, creando cavità.
- tumori: talvolta i tumori polmonari possono presentare necrosi al loro interno, dando luogo a cavità;
- infarto polmonare: l’infarto di una porzione del polmone può portare alla formazione di cavità;
- granulomatosi di Wegener: malattia autoimmune che può interessare i polmoni e causare lesioni cavitate;
- Artrite Reumatoide: in alcuni casi, l’artrite reumatoide può coinvolgere i polmoni e causare lesioni cavitate;
- pneumoconiosi: Malattie polmonari causate dall’inalazione di particelle inorganiche come polvere di carbone, che possono portare a lesioni cavitate;
- sarcoma di Kaposi: Questo tumore può causare lesioni cavitate nei polmoni in pazienti con HIV/AIDS.
Segno della donna incinta
In radiologia, il “segno della donna incinta” è un termine utilizzato per descrivere un’osservazione che può essere fatta durante l’analisi di un nodulo o di una massa polmonare a localizzazione periferica. L’obiettivo è determinare se la lesione è di origine polmonare o extra-polmonare pleurica, valutando l’angolo formato dalla lesione rispetto alla parete toracica.
Un angolo acuto formato dalla lesione con la parete toracica suggerisce un’origine parenchimale (intraparenchimatosa), cioè all’interno del polmone stesso. Al contrario, un angolo ottuso fa propendere per un’origine extrapolmonare, cioè fuori dal polmone e vicino alla pleura.
Iperinsufflazione
Alcune condizioni polmonari, come l’asma o l’enfisema polmonare, possono manifestarsi con un quadro di iperinsufflazione parenchimale, che si riflette in specifici reperti radiologici:
- appianamento degli emidiaframmi: l’emidiaframma destro può essere riconoscibile inferiormente all’arco anteriore della VII costa, appiattendosi;
- orizzontalizzazione delle coste: le coste possono apparire orizzontali, con ampliamento degli spazi intercostali;
- ampliamento degli spazi chiari retrosternali e retrocardiaci: in proiezione latero-laterale (LL), si possono osservare spazi più ampi di solito retrosternali e retrocardiaci.
Nell’enfisema polmonare, oltre ai reperti di iperinsufflazione, possono essere presenti anche bolle aeree. Queste bolle sono formazioni a contenuto aereo con un diametro superiore a 1 cm, delimitate da pareti sottili.