La gastroparesi è una condizione spesso associata a sintomi gastrointestinali superiori, tra cui nausea, vomito, senso di pienezza addominale, distensione, sazietà precoce e dispepsia.
Lo studio dello svuotamento gastrico viene solitamente richiesto per confermare o escludere la gastroparesi come causa dei disturbi riferiti dal paziente. Alterazioni nella motilità gastrica possono manifestarsi in forma acuta o cronica, con un ritardo significativo o, al contrario, uno svuotamento eccessivamente rapido.
Svuotamento gastrico ritardato acuto | Svuotamento gastrico ritardato cronico | Svuotamento gastrico rapido anormale |
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Stress (come freddo o dolore) | Ostruzione della via di uscita gastrica | Chirurgia gastrica |
Farmaci (morfina, anticolinergici, levodopa, nicotina, beta-bloccanti) | Postvagotomia | Sindrome di Zollinger-Ellison |
Iperglicemia | Ulcera gastrica | Ulcera duodenale |
Ipokaliemia | Sclerodermia e dermatomiosite | Ipertiroidismo |
Ipotiroidismo | Diabete mellito | |
Diabete mellito | ||
Amiloidosi | ||
Uremia |
Preparazione del paziente
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Per ottenere risultati affidabili, il paziente deve osservare un digiuno notturno prima dell’esame. Inoltre, è necessario sospendere con almeno 48 ore di anticipo farmaci che possono influenzare la motilità gastrica, come procinetici (es. metoclopramide, domperidone), antisecretori (inibitori di pompa protonica, anti-H2), oppiacei (morfina, codeina) e altri farmaci che rallentano la motilità gastrointestinale.
Il paziente assume un pasto standard (solido o liquido) contenente un radiofarmaco (es. Tc-99m colloide di zolfo).
l paziente deve rimanere immobile durante l’acquisizione delle immagini, che può durare fino a 4 ore per lo studio completo dello svuotamento solido.
Per lo svuotamento liquido, l’acquisizione è più breve (circa 30-60 minuti).
Protocollo per lo studio dello svuotamento solido
La metodica prevede la somministrazione di un pasto solido marcato con 0,5-1,0 mCi di colloide di zolfo marcato con Tc-99m, generalmente costituito da albume d’uovo su toast con una piccola quantità di marmellata.
Le immagini vengono acquisite in modo sequenziale a tempi prestabiliti (0, 30, 60, 120 e 240 minuti), sia in modalità statica che dinamica.
In condizioni fisiologiche, lo stomaco dovrebbe eliminare il 50% del contenuto iniziale entro 120 minuti, con un andamento lineare nel tempo.

Si parla di svuotamento ritardato quando la ritenzione gastrica supera il 60% a 2 ore o il 10% a 4 ore.
Al contrario, uno svuotamento accelerato, i cui sintomi possono sovrapporsi a quelli della gastroparesi, viene diagnosticato quando la ritenzione è inferiore al 70% a 30 minuti o al 30% a 1 ora.
Studio dello svuotamento liquido
Sebbene meno utilizzato nella pratica clinica routinaria, lo svuotamento di liquidi può fornire informazioni preziose in casi specifici, come nella sindrome da dumping, dove un transito troppo rapido di liquidi nutrienti può scatenare nausea, vomito e sazietà precoce.
Il pasto liquido standard consiste in 30-240 mL di succo d’arancia, succo di mela, latte o formula infantile miscelati con Tc-99m.
Le immagini vengono acquisite a intervalli regolari (0, 10, 20, 30 minuti e, se necessario, fino a 60 minuti).
In condizioni normali, il 50% del liquido dovrebbe essere eliminato entro 30 minuti.
È interessante notare che, in alcuni pazienti, lo svuotamento liquido può risultare alterato anche in presenza di un transito solido nella norma.
Approcci combinati e valutazioni avanzate
Per una valutazione più completa, è possibile eseguire studi combinati solido-liquido, utilizzando isotopi differenti (ad esempio, Tc-99m per il pasto solido e In-111-DTPA per quello liquido). Questa metodica, oltre a fornire dati sullo svuotamento gastrico, permette di valutare il transito intestinale e colico grazie all’emivita più lunga dell’indio-111, che consente acquisizioni fino a 72 ore dopo la somministrazione.
Progressi recenti e considerazioni cliniche
Recenti sviluppi tecnologici, come l’impiego della scintigrafia con risoluzione temporale migliorata e l’integrazione con tecniche di imaging ibrido (SPECT/CT), stanno ampliando le potenzialità diagnostiche di questi esami. In particolare, l’analisi cinetica del transito gastrico sta diventando sempre più personalizzata, con protocolli adattati a specifiche condizioni cliniche, come il diabete mellito (dove la gastroparesi è una complicanza frequente) o le malattie neuromuscolari.
La scintigrafia dello svuotamento gastrico rimane un gold standard per la valutazione funzionale della motilità gastrica, offrendo non solo dati quantitativi precisi, ma anche la possibilità di correlare i risultati con il quadro sintomatologico del paziente, guidando scelte terapeutiche mirate.
Dopo l’esame, il paziente può riprendere la normale attività, ma è consigliato bere abbondanti liquidi per favorire l’eliminazione del radiofarmaco.
Per 24 ore, evitare contatti prolungati con donne in gravidanza e bambini, mantenendo una distanza di almeno 1 metro.
Fonte: A Concise Guide to Nuclear Medicine (Abdelhamid H. Elgazzar e Saud Alenezi)