
Nel panorama tecnologico attuale, la gestione strategica dei dati rappresenta un pilastro fondamentale per il successo di qualsiasi organizzazione. L’efficienza operativa, la continuità del business e la sicurezza delle informazioni dipendono in modo critico dalla capacità di archiviare, recuperare e trasmettere i dati in modo rapido e affidabile. La corretta gestione di questo patrimonio informativo passa inevitabilmente attraverso la scelta consapevole dei supporti di memoria più adeguati alle specifiche esigenze e l’adozione di tecniche di ottimizzazione, come la compressione, che ne massimizzano l’efficienza.
La scelta di un supporto di memoria non è una decisione da sottovalutare. Essa richiede un’attenta valutazione di un insieme di fattori interconnessi, tra cui la capacità di archiviazione, la velocità di accesso ai dati, il costo per unità di memoria e lo specifico caso d’uso a cui il dispositivo è destinato. Comprendere le caratteristiche distintive di ciascuna opzione è pertanto essenziale per implementare soluzioni di archiviazione efficaci e sostenibili.
Memorie locali e portatili
Dischi fissi (Hard Disk e SSD)
I dischi fissi rappresentano la principale unità di memoria stabile per l’archiviazione di dati e applicazioni. Si distinguono in modelli interni, tipicamente identificati come l’unità principale del sistema (es. Unità C), e modelli esterni, che si collegano al computer tramite interfacce standard come la porta USB. Nei computer di recente produzione, si è assistito a una progressiva transizione tecnologica dai tradizionali dischi rigidi magnetici (Hard Disk) alle più performanti unità a stato solido (SSD), che garantiscono velocità di accesso e trasferimento dati significativamente superiori.
Dispositivi USB (chiavette/pendrive)
Le chiavette USB, o pendrive, si caratterizzano per le loro dimensioni estremamente compatte e il peso ridotto, che le rendono ideali per il trasporto e lo scambio rapido di dati. Questi dispositivi combinano economicità e capacità di archiviazione in continua crescita, con modelli che raggiungono e superano agevolmente i 512 Gigabyte (GB).
Schede di memoria (memory card)

Le schede di memoria sono il supporto di archiviazione esterno d’elezione per un’ampia gamma di dispositivi mobili, quali tablet, smartphone e fotocamere digitali. Il loro formato, simile a un francobollo, permette un’integrazione perfetta all’interno del dispositivo, senza sporgenze. Analogamente alle chiavette USB, offrono un eccellente rapporto tra costo e capacità, con versioni che arrivano a 512 GB e oltre. Il formato più diffuso è il Secure Digital (SD), in particolare nella sua variante di dimensioni ridotte, la micro-SD.
Supporti ottici
CD-RW e DVD-RW

Questi supporti rimovibili e riscrivibili basano il loro funzionamento su una tecnologia di lettura laser, che li rende immuni alla smagnetizzazione. La loro capacità di archiviazione è di circa 700 Megabyte (MB) per i CD-RW e circa 4.500 MB per i DVD-RW. Sebbene robusti, sono vulnerabili ai graffi sulla superficie di lettura, che possono comprometterne l’integrità. Il loro utilizzo è indicato per l’archiviazione di file di medie dimensioni come presentazioni, filmati o piccoli database.
Dischi Blu-ray
I dischi Blu-ray rappresentano un’evoluzione dei supporti ottici, utilizzando un raggio laser di colore blu per leggere dati incisi come microscopici fori sulla superficie. Questo sistema interpreta ogni forellino come il numero “0” e le parti di superficie intatta come “1”, secondo il linguaggio binario. Tale tecnologia permette di raggiungere una capacità massima di 54 GB, pari a circa dieci film, rendendoli ideali per l’archiviazione di contenuti ad alta definizione.
Memorie di rete e online (cloud)
Unità di rete
In contesti multi-utente, come uffici o gruppi di lavoro, le unità di rete offrono una soluzione centralizzata per l’archiviazione. Un disco fisso o un altro dispositivo di memoria viene collegato direttamente all’infrastruttura di rete, anziché a un singolo computer, consentendo a tutti i PC autorizzati di accedere e condividere le risorse in modo efficiente e collaborativo.
Unità di memorizzazione online

I servizi di memorizzazione online, comunemente noti come cloud storage, permettono di salvare i file su spazi web remoti, accessibili tramite Internet. Esistono offerte gratuite, generalmente con limitazioni di spazio, e servizi a pagamento con maggiori capacità e funzionalità. Questa soluzione presenta vantaggi e rischi specifici che è opportuno considerare:
- vantaggi:
- accessibilità universale: i file sono accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a Internet;
- condivisione semplificata: è possibile condividere file e cartelle con terzi semplicemente comunicando un indirizzo web e, se necessario, una password;
- copia di sicurezza: offrono una copia di backup dei dati, preziosa in caso di perdita o danneggiamento dei file originali;
- rischi:
- accesso non autorizzato: l’utilizzo di password deboli o prevedibili espone i dati al rischio di accessi illegittimi;
- variazioni commerciali: i fornitori di servizi gratuiti possono modificare le loro politiche commerciali, richiedendo un abbonamento per mantenere l’accesso ai propri file.
Per una visione d’insieme, la seguente tabella riassume le caratteristiche principali dei supporti analizzati.
| Tipologia di supporto | Capacità indicativa | Caratteristica principale | Caso d’uso tipico |
|---|---|---|---|
| Dischi fissi (HDD/SSD) | Varia (GB/TB) | Memoria principale fissa per sistemi operativi e dati | Archiviazione interna ed esterna per PC |
| Chiavetta USB | Fino a 512 GB e oltre | Portabilità, economicità e compattezza | Trasporto e scambio rapido di file |
| Scheda di memoria (SD/micro-SD) | Fino a 512 GB e oltre | Formato compatto, integrazione in dispositivi mobili | Espansione di memoria per smartphone, tablet, fotocamere |
| CD-RW / DVD-RW | ~700 MB / ~4.500 MB | Immune a smagnetizzazione | Archiviazione di filmati, presentazioni, piccoli database |
| Disco Blu-ray | Fino a 54 GB | Alta capacità per contenuti ad alta definizione | Archiviazione di film e dati di grandi dimensioni |
| Unità di rete | Varia | Archiviazione centralizzata e condivisa | Ambienti di lavoro multi-utente (uffici) |
| Unità online (Cloud) | Varia (gratuita/a pagamento) | Accessibilità remota e condivisione via Internet | Backup, collaborazione e accesso da più dispositivi |
La comprensione di queste capacità di archiviazione richiede una conoscenza precisa delle unità di misura utilizzate in ambito informatico, che verranno ora analizzate.
Misura della capacità di archiviazione
Per quantificare in modo professionale lo spazio di archiviazione disponibile su un supporto e le dimensioni dei file, è indispensabile padroneggiare le unità di misura della memoria. L’informatica si fonda sul sistema binario, un sistema numerico in base 2 che utilizza solo due cifre (0 e 1) per rappresentare qualsiasi tipo di informazione.
Le unità di misura della capacità sono definite gerarchicamente a partire dall’elemento più piccolo:
- bit: è l’unità elementare di informazione, acronimo di BInary digiT (cifra binaria). Può assumere solo due valori: 0 o 1;
- byte: rappresenta l’unità di misura fondamentale della memoria. Un byte è costituito da una sequenza di 8 bit ed è la quantità di informazione necessaria per rappresentare un singolo carattere (una lettera, un numero o un simbolo).
I multipli del byte, utilizzati per descrivere le capacità dei moderni supporti di memoria, seguono una progressione basata su potenze di 2 (specificamente 1024, che è 2¹⁰).
- Kilobyte (KB): corrisponde a 1.024 byte. È fondamentale non confondere il Kilobyte (KB) con il Kilobit (Kb), che corrisponde a 1.024 bit e non byte;
- Megabyte (MB): corrisponde a 1.024 Kilobyte;
- Gigabyte (GB): corrisponde a 1.024 Megabyte (oltre un miliardo di byte);
- Terabyte (TB): corrisponde a 1.024 Gigabyte (migliaia di miliardi di byte).

Per contestualizzare queste grandezze, si può ricorrere a un’analogia pratica: un singolo foglio di formato A4 contenente solo testo occupa circa 3 KB di spazio. Un manuale di diverse centinaia di pagine può occupare circa 2 MB, e un singolo Gigabyte può contenere oltre 500 manuali di questo tipo. È fondamentale sottolineare, tuttavia, che l’inclusione di elementi grafici, illustrazioni e contenuti multimediali come audio e video aumenta drasticamente lo spazio occupato da un file.
La crescente dimensione dei file rende quindi cruciale non solo archiviarli, ma anche gestirli e ottimizzarli, introducendo la necessità strategica della compressione dei dati.
L’importanza strategica della compressione dei dati
In un contesto aziendale, la compressione dei file non è una mera operazione tecnica per risparmiare spazio, ma uno strumento strategico per ottimizzare i flussi di lavoro, ridurre i costi associati alla trasmissione dei dati e migliorare l’efficienza della gestione documentale. Comprimere un file significa ridurne temporaneamente le dimensioni per facilitarne l’archiviazione e il trasferimento, per poi ripristinarlo alle dimensioni originali quando necessario.
I principali vantaggi derivanti dall’adozione di una politica di compressione sono i seguenti:
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- riduzione delle dimensioni dei file: la compressione risponde direttamente all’esigenza di gestire l’aumento esponenziale delle dimensioni dei file, specialmente quelli che integrano contenuti multimediali. Un file compresso occupa significativamente meno spazio su disco, ma non può essere aperto direttamente dall’applicazione che lo ha generato (es. Word, Excel). Deve essere prima sottoposto a un processo di decompressione (o estrazione) per poter essere nuovamente utilizzato;
- ottimizzazione della trasmissione dati: la compressione ha un impatto diretto sui tempi di trasferimento dei dati su rete, come nel caso degli allegati di posta elettronica. Poiché la velocità della linea di connessione è un fattore esterno non controllabile dall’utente, l’unica leva interna per accelerare l’invio di un file è ridurne le dimensioni. Comprimere un file prima di inviarlo può quindi diminuire sensibilmente i tempi di trasmissione;
- consolidamento e gestione semplificata: un ulteriore vantaggio strategico è la possibilità di raggruppare decine o persino centinaia di file e cartelle, ad esempio quelli relativi a un intero progetto, in un unico archivio compresso. Questo non solo semplifica la gestione, ma facilita anche la distribuzione e l’archiviazione dell’intero pacchetto di documenti come un’unica entità.
L’efficacia della compressione varia in base alla tipologia di file. È preferibile applicarla a documenti come file .doc (Word), .xls (Excel), e a formati non nativamente compressi come immagini .bmp o file audio .wav. Al contrario, formati che sono già intrinsecamente compressi, come immagini .jpg o file audio .mp3, ottengono scarsi o nulli benefici da un’ulteriore compressione.
Per eseguire queste operazioni, il sistema operativo Windows integra un programma dedicato. Esistono inoltre applicazioni di terze parti molto diffuse come WinRAR e WinZip, che gestiscono i formati di archivio più comuni, tra cui .zip e .rar.
La conoscenza di queste logiche strategiche deve essere accompagnata dalla padronanza delle procedure operative per applicarle correttamente.
Procedure operative standard
Le operazioni di verifica dello spazio di archiviazione, compressione ed estrazione dei file rappresentano procedure semplici ma fondamentali per una gestione quotidiana efficiente dei dati. Di seguito sono illustrate le sequenze operative standard.
Verifica dello spazio disponibile
- collegare il supporto di memoria (es. chiavetta USB, disco esterno) al computer;
- cliccare con il tasto destro del mouse sull’icona che rappresenta il supporto (la troviamo, ad esempio, in Esplora File);
- dal menu contestuale, selezionare la voce proprietà. Verrà visualizzata una finestra con un’indicazione sia numerica che grafica dello spazio utilizzato e di quello ancora disponibile.

Compressione di file e cartelle
- individuare il file o la cartella da comprimere e cliccarvi sopra con il pulsante destro del mouse;
- dal menu che appare, posizionare il cursore sulla voce Invia a;
- dal sottomenu che si apre lateralmente, scegliere l’opzione Cartella compressa. Il sistema creerà un nuovo file archivio con lo stesso nome dell’originale;
- in alternativa, è possibile utilizzare il pulsante Zip presente nella scheda Condividi di Esplora File.
Estrazione di file da un archivio compresso
- individuare il file compresso (es. un file
.zipo.rar); - cliccare sopra di esso con il pulsante destro del mouse;
- dal menu contestuale, selezionare l’opzione Estrai tutto…;
- nella finestra che si apre, scegliere la cartella di destinazione desiderata per i file estratti e infine cliccare sul pulsante Estrai.

















