Il Clostridium botulinum è un batterio Gram + che si trova nel suolo, nella polvere e nei sedimenti. Non tutti lo conoscono ma è molto diffuso perché secerne delle tossine mortali che causano intossicazione alimentari a volte mortali. La tossina botulinica agisce direttamente sulle giunture neuromuscolari provocando difficoltà di movimento, debolezza muscolare, scoordinazione dei muscoli della faringe e dei muscoli volontari, e nei casi mortali, paralisi dei muscoli respiratori. La tossina botulinica comunemente nota come Botox, è estremamente attiva, in effetti è uno dei veleni più potenti noti all’uomo.
Solitamente l’avvelenamento avviene tramite l’ingestione di cibo contaminato, quali conserve domestiche, ricche di spore del Clostridium botulinum. Queste spore germano, crescono e producono tossine già all’interno dell’alimento stesso. L’ingestione della tossina botulinica causa il botulismo e non la spora o il batterio vitale. Nonostante tutto la tossina all’interno, ad esempio, di un barattolo di rape sottolio, può essere distrutta con il calore e quindi tramite la cottura del barattolo in acqua ad una temperatura di 100° e oltre. Possiamo dire però che alimenti come aceto, olio o quantità enormi di zucchero che servono per preparare conserve non permettono lo sviluppo del botulino, ma piuttosto è il contenitore che può essere attaccato da questo batterio, per cui è importante sterilizzarli. Il processo di bollitura non è del tutto efficace perché può stimolare la generazione di spore e toglie l’aria all’interno del contenitore e permette l’instaurarsi dell’anaerobiosi. La bollitura quindi disattiva la tossina ma solo se fatta per un massimo di 10 minuti e se successivamente viene lasciata riposare per un bel po’ di tempo.
Oltre all’intossicazione per via alimentare ne abbiamo altre, ad esempio, la produzione di tossina botulinica nell’intestino dei bambini di età inferiore a 1 anno ma che si estende nello stesso modo anche negli adulti tramite contaminazione; oppure il batterio Clostridium botulinum può nascere nelle prossimità di una ferita e può secernere tossine botuliniche che possono infettarla; infine tramite l’assunzione esagerata della tossina botulinica per uso terapeutico.
Come ci accorgiamo che nel nostro corpo c’è della tossina botulinica?
Gli effetti non sono visibili all’istante ma solitamente compaiono entro le 72 ore. I sintomi iniziali sono vari: fatica di messa a fuoco, dilatazione delle pupille, difficoltà ad avere gli occhi aperti, stitichezza e difficoltà nell’ingerire. Non appena ci si accorge che questi sintomi persistono è preferibile rivolgersi direttamente ad un medico.
Come ci possiamo curare?
La cura avviene a via ospedaliera: medici esperti provvederanno a far assumere al paziente un’antitossina che andrà a cancellare la tossina botulinica all’interno del sangue. Successivamente il tempo e la sorveglianza medica aiuteranno a stabilizzare le terminazioni nervose danneggiate.
Può essere utilizzato nella cosmesi?
Da diversi anni il botulino viene utilizzato anche per la cura della bellezza. Diverse sono le donne-vip che hanno fatto delle ignizioni di tossina botulinica. Le iniezioni di botulino paralizzano i muscoli sopra i quali vengono applicate, riducendo visibilmente le rughe che vi si creano sopra, e donando loro un effetto di inespressività. Usato con cautela e da medici professionisti il botox non potrà avere effetti collaterali per la pelle delle donne ma usato in grandissime quantità, solo per apparire più giovani, state pur certe che lo spettacolo durerà poco.