L’addensamento polmonare consiste in un rimpiazzamento dell’aria alveolare con materiale non gassoso che può essere:
- essudato, che si produce durante un’infezione polmonare, o polmonite, e nell’edema polmonare acuto non cardiogeno (SDRA: Sindrome da distress respiratorio acuto). In queste condizioni patologiche si ha un aumento della permeabilità della membrana alveolo-capillare che permette il passaggio di proteine e liquidi nell’alveolo.
- trasudato, è prodotto quando questo liquido che passa nell’alveolo è povero di proteine. In genere ciò avviene quando si verifica un aumento della pressione idrostatica nei capillari polmonari come nel caso dell’edema polmonare acuto cardiogeno.
- sangue, avviene quando si ha un’emorragia alveolare.
Nel caso della polmonite, il consolidamento polmonare è limitato a colpire un segmento o un lobo, anche se possono esserci dei casi di polmoniti bilaterali atipiche nelle quali l’estensione è maggiore.
La classica, la polmonite da strada, è solita dare una distribuzione di tipo lobare, mentre l’edema polmonare cardiogeno tende a dare un’alterazione diffusa e bilaterale.
Il consolidamento respiratorio funziona con un pattern restrittivo (zona consolidata meno distensibile, il polmone è più rigido), con un disequilibrio del rapporto V/Q di tipo effetto shunt, ci saranno zone non ventilate occupate dal liquido e perfuse dando origine all’effetto shunt.
Manifestazioni cliniche
Già con la semplice esplorazione del paziente si può indirizzare verso la diagnosi di un’addensamento polmonare:
- all’ispezione si può notare una minore espansione dell’emitorace affetto, soprattutto se la polmonite è estesa, per minore distensibilità del parenchima. Tuttavia, anche se la polmonite è periferica e il processo infettivo colpisce la pleura, se vengono irritate le terminazioni nervose della pleura parietale si genera un’intenso dolore all’inspirazione, per cui il paziente respirerà di meno con l’emitorace affetto per evitare il dolore, a volte persino inclinandosi sul lato colpito per generare meno movimento su questo lato.
- alla palpazione si percepiscono delle vibrazioni aumentate con il fremito vocale tattile (invitando il paziente a dire “trentatrè”) per via della riduzione degli spazi aerei.
- alla percussione, sempre a causa del minor contenuto di aria e per la presenza di liquidi, si avrà ottusità.
- all’auscultazione, nella parte superiore della zona consolidata, si può ascoltare un soffio, o rumore bronchiale, che si genera nelle alte vie respiratorie; nella regione centrale e in entrambi i lati si ascolta un soffio tubarico quando sono presenti bronchi pervi circondati da alveoli consolidati. In tutta questa zona piena di liquido, inoltre, quando entra un po’ d’aria, si produrrà un suono crepitante (rantoli scoppiettanti) dovuto al passaggio dell’aria nel liquido.
Radiografia del torace
Alla radiografia si vedrà il tipico pattern alveolare perchè ci sono zone con alveoli opacizzati per via della presenza di liquido, ma anche altre zone con alveoli contenenti aria (iperdensità dei bordi poco definiti: cotonosi). Inoltre è possibile vedere un tipico segno di broncogramma aereo che consiste nella presenza, all’interno delle zone addensate, di alcuni bronchi di maggiore calibro ben ventilati, circondati da parenchima polmonare consolidato.
A seconda dell’estensione si può avere un pattern alveolare localizzato o diffuso.
Nel caso dell’immagine accanto è rappresentata una polmonite di tutto il lobo superiore e medio destro. Normalmente le polmoniti colpiscono un segmento polmonare, ma possono anche essere bilaterali o atipiche come quelle causate da legionella, mycoplasma, chlamydia, ecc…
Fonte: Malattie dell’apparato respiratorio. Pneumologia e chirurgia toracica.