I tumori del testa-collo rappresentano circa il 5% di tutte le patologie maligne e la maggior parte di essi sono rappresentati dai carcinomi a cellule squamose.
In questo eterogeneo gruppo di patologie la diagnosi primaria è di solito effettuata in base alla storia del paziente, l’esame obiettivo e l’endoscopia con biopsie dirette. In ogni caso l’imaging è cruciale in quanto può aiutare i clinici per rilevare, stadiare, ristadiare, valutare la risposta alla terapia e monitorare i pazienti durante il follow-up.

Un’accurata stadiazione al momento della diagnosi, eseguita tramite imaging, panendoscopia e biopsie è indispensabile per la scelta della migliore strategia terapeutica che può essere:

  • chirurgia e radioterapia (RT);
  • chemio e radioterapia;
  • chirurgia e chemio-radioterapia.

L’imaging morfologico mediante TC e/o MRI con mezzo di contrasto intravenoso è il metodo di scelta per identificare l’estensione del tumore primario (T), dando informazioni riguardo le dimensioni del tumore primario, eventuali infiltrazioni e il coinvolgimento di strutture adiacenti.
Come per altre neoplasie, il limite principale della TC e MRI nella stadiazione linfonodale (N) è il fatto che i criteri per valutare l’eventuale positività si basano sulle dimensioni dei linfonodi, quindi alcune metastasi potrebbero non essere rilevate in caso di linfonodi di normali dimensioni.
Inoltre, TC e MRI hanno dimostrato una scarsa sensibilità nel rilevare metastasi a distanza (M), seppur rare, ma significative in caso di pazienti ad alto rischio (voluminosi T e coinvolgimento linfonodale N).

Durante la ristadiazione, la risposta alla terapia ed il follow-up, l’imaging morfologico ha mostrato chiari limiti in letteratura. Questi si basano sul fatto che l’anatomia al termine del trattamento varia a seconda della scelta terapeutica e dall’estensione del tumore primario. Ad esempio, un tumore localmente avanzato, trattato con un intervento chirurgico demolitivo seguito da una ricostruzione con lembi, porta ad un inevitabile sovvertimento della normale anatomia che deve essere propriamente inquadrata radiologicamente, motivo per cui l’interpretazione TC e/o MRI risulta molto complessa, soggettiva e “operatore dipendente“. Anche la radioterapia o la chemio-radioterapia possono essere accompagnati da un’alterazione della normale anatomia.
Tutto ciò pone un problema nell’identificare possibili siti di persistenza di malattia attiva o, casi di recidiva e/o ripresa di malattia regionale (N) e/o a distanza (M). In questo scenario la PET-TC con 18F-FDG gioca un ruolo importante nella valutazione dei tumori testa-collo in diverse fasi della malattia.

Secondo una recente pubblicazione basata su alcuni risultati, le principali applicazioni della PET-FDG in questi casi è per:

  • stadiazione N e M in pazienti ad alto rischio in cui le immagini morfologiche sono equivoche;
  • ristadiazione di tutti i pazienti che sono candidati a terapia di salvataggio (radioterapia), inclusa la dissezione. In questi scenari, tuttavia, le alterazioni metaboliche post-radioterapia o chirurgia possono causare un ampio numero di falsi positivi, per cui è consigliato eseguire la PET-FDG almeno 12 settimane al termine dei trattamenti.
    La PET eseguita dopo almeno 12 settimane dopo le terapie, che risulta negativa con risposta completa a livello dei linfonodi latero-cervicali, può essere utilizzata per seguire i pazienti nel tempo evitando di effettuare dissezioni o radioterapie di salvataggio e di conseguenza anche morbidità e costi;
  • indirizzare la biopsia in quei pazienti metastatici con primitivo sconosciuto.

Un altra importate applicazione, che tuttavia non è stata ancora validata completamente, è per guidare la radioterapia per ottimizzare la dose da irradiare al tumore primitivo e alle metastasi linfonodali evitando di intaccare organi sani nel campo di irraggiamento.


Fonte: Atlas of Pet-ct: A Quick Guide to Image Interpretation.

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Di Raffo Coco

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente MFS in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Se ti piacciono i miei contenuti supportaci con una donazione Paypal.