L’utilizzo della PET/CT con FDG nelle malattie benigne e diagnosi differenziale nelle patologie oncologiche

In primo luogo, la PET-FDG è una procedura di prima linea nella diagnosi della febbre di origine sconosciuta (FUO), a causa della necessità in questi pazienti di una sensibilità elevata per rilevare lesioni occulte, non negativamente controbilanciata da una ridotta specificità. È importante ricordare che le lesioni occulte che determinano la febbre possono essere individuate…

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Anemia perniciosa o malattia di Addison-Biermer

L’anemia perniciosa è la causa più frequente di carenza di vitamina B12 nella pratica clinica. È correlata a una gastrite atrofica di origine autoimmune che provoca un deficit del fattore intrinseco, essenziale per l’assorbimento della vitamina B12. Questa condizione colpisce principalmente gli adulti sopra i 60 anni, con una maggiore prevalenza tra le persone di…

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L’utilizzo della PET/CT con FDG in oncologia

L’indagine PET/CT è un esame di imaging utilizzato in medicina nucleare ampiamente utilizzato negli ultimi anni nel settore oncologico. In particolare la PET con FDG è utile per la diagnosi, indirizzare la biopsia, stadiazione, ristadiazione, centratura per eventuali radioterapie, valutare la prognosi e la risposta alla terapia. Valutazione pre-terapeutica: diagnosi e stadiazione In generale, il…

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Fisiopatologia dell’assorbimento di FDG nei tumori e nelle patologie benigne

Generalmente, le cellule cancerose presentano un metabolismo aumentato, richiedendo una quantità maggiore di glucosio (e quindi di FDG) rispetto alle cellule normali. In particolare, la malignità è frequentemente associata allo sviluppo di fenotipi con una maggiore espressione di trasportatori di glucosio, un aumento del tasso di proliferazione cellulare, sintesi proteica e del DNA, e neoangiogenesi…

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Fisiologica biodistribuzione del F-18 Fluorodeossiglucosio (FDG) in medicina nucleare

Sebbene la percentuale di utilizzo sia parzialmente ridotta rispetto a qualche anno fa, a causa dell’introduzione e della diffusione nella pratica clinica di un numero crescente di altri radio traccianti etichettati con emettitori di positroni, il F-18 fluorodeossiglucosio (FDG) rimane ancora il radiofarmaco più utilizzato per la PET. Oggi, oltre il 90% delle procedure PET…

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Elastofibroma dorsi (sottoscapolare)

L’elastofibroma dorsi è un tumore benigno dei tessuti molli che si localizza tra il bordo mediale della scapola e la gabbia toracica, in profondità rispetto ai muscoli serrato anteriore e grande dorsale. È tipico delle donne di mezza età, spesso oltre i 50 anni. Le masse unilaterali hanno una leggera predilezione per il lato destro,…

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Lo stravaso dei radiofarmaci in medicina nucleare

Lo stravaso rappresenta un effetto indesiderato correlato all’iniezione parenterale di un medicinale. Si definisce come l’accidentale infiltrazione di un liquido o di un farmaco dal sito di iniezione al tessuto sottocutaneo circostante o verso tessuti più lontani dal punto d’iniezione. Più in generale, il termine stravaso si riferisce sia al passaggio del farmaco iniettato dalla…

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Scintigrafia renale sequenziale dopo somministrazione di ACE-inibitore

La scintigrafia renale sequenziale dopo somministrazione di ACE-inibitore è un esame di medicina nucleare utilizzato per studiare la funzionalità renale e dell’ipertensione nefrovascolare. E’ quindi un test funzionale in grado di individuare con alto valore predittivo, in condizione di ipertensione arteriosa, la significatività di una condizione renovascolare nota (sia pre- che post-rivascolarizzazione) e, come risposta…

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La scintigrafia renale sequenziale con stimolo diuretico

La scintigrafia renale sequenziale è un esame di medicina nucleare che si basa sulla somministrazione, per via endovenosa, di un radiofarmaco che viene captato dai reni in modo proporzionale al flusso sanguigno ed eliminato in proporzione alla funzionalità renale di filtrazione glomerulare. La scintigrafia dinamica, o sequenziale con stimolo diuretico è una variante rispetto alla…

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La scintigrafia renale sequenziale (dinamica)

La scintigrafia renale sequenziale è una metodica medico-nucleare che permette di studiare la funzione dei due reni separatamente tramite l’utilizzo di opportuni radiofarmaci. Usando differenti traccianti, è possibile quantificare il flusso ematico renale, la velocità di filtrazione glomerulare, la funzione tubulare e la velocità di eliminazione dell’urina lungo l’intero apparato urinario. Indicazioni Tale esame è…

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