L’acqua è una fonte di vita insostituibile; per secoli gli esseri umani in molte parti della terra l’hanno considerata una risorsa illimitata, sempre abbondante e facile da reperire.
La terra è coperta di acqua (75%), di cui solo il 2,5% è acqua dolce potenzialmente disponibile per essere bevuta o per essere utilizzata per l’agricoltura, mentre il 97% è acqua salata contenuta negli oceani.
Nonostante queste riserve il consumo di acqua cresce sempre di più e la natura ci invia segnali chiari: i livelli delle falde diminuiscono, molti laghi riducono le loro superfici, molte zone umide sono in estinzione. Per questo da alcuni anni le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme: l’acqua è una risorsa limitata, la sua qualità sta peggiorando, la quantità a disposizione è in diminuzione. La mancanza di acqua potabile è una delle principali cause di morte e di malattie nei paesi poveri del mondo. Il controllo delle risorse idriche e la causa di molte guerre.
In tutto il pianeta 1 miliardo e 400 milioni di persone su 5 miliardi e 800 mila non hanno accesso all’acqua potabile. Si prevede che nel 2020, quando la popolazione mondiale sarà di 8 miliardi, il numero di persone senza accesso all’acqua sarà di 3 miliardi. Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti d’Africa e di due terzi in Asia. La FAO prevede che nei prossimi anni saranno almeno 30 i paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche.
Secondo l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno perché bevono acqua non potabile. L’Italia è prima in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo; secondo gli ultimi dati, la disponibilità d’acqua dolce Italia sta scendendo dai 2700 m³ pro capite ai 2000 m³ e inoltre con il prolungarsi del fenomeno della siccità in questi ultimi anni diminuiscono le risorse idriche, già spesso contaminate dall’inquinamento. L’acqua al patrimonio prezioso dell’umanità, fonte di sopravvivenza degli esseri viventi; l’agricoltura e l’industria sono profondamente legate ad essa e a nessuno è concesso di appropriarsene. Dobbiamo fare il nostro meglio per tutelare questa preziosa risorsa, evitando gli sprechi soprattutto nelle aree geografiche dove questa risorsa sta diventando sempre più rara.