La Cina è una delle nazioni con il tasso di inquinamento atmosferico più alto al mondo. Ciò è dovuto alla numerosa presenza di fabbriche, la quale produzione ha toccato un picco del 72% del PIL nel 2005.
Questo ha contribuito a rendere lo stato una enorme potenza economica, ma anche la più grande ciminiera del mondo, a causa delle emissioni fuori controllo.
Ma adesso la Cina ha detto STOP!
Infatti più del 40% degli stabilimenti sono stati temporaneamente chiusi dagli ispettori della sicurezza.
Già dal 2013 la Cina ha annunciato 10 misure per ripulire l’aria del paese, riducendo le emissioni del 30% entro la fine del 2017 e per far ciò, da due anni a questa parte, sono aumentati i controlli a sorpresa sulle migliaia di fabbriche che non rispettavano i limiti imposti dalla legge. A molte compagnie sono state imposte pesantissime multe giornaliere e in alcuni casi ci sono stati degli arresti.
Lo scopo attuale è ridurre i particolati PM2.5 dai 47mg/m3 registrati nello scorso anno a 35mg/m3 entro il 2035.
Afferma il ministro dell’ambiente LI Ganjie
La nostra gente sarà in grado di vedere le stelle la notte e sentire gli uccelli cantare.
Le compagnie ora dovranno adattarsi al “Regime Ambientalista”, non sappiamo ancora come si muoverà il settore industriale nei prossimi anni. Ciò che sappiamo è che con una grossa presa di posizione, il governo sarà in grado di garantire un futuro migliore alle prossime generazioni.
Se tutte le nazioni prenderanno una solida posizione contro l’inquinamento, i cambiamenti climatici i cieli grigi e le acque torbide saranno solo un brutto ricordo.
Fonte: www.sciencealert.com